Situazione generale: Mentre la cupola anticiclonica atlantica scalpita ma nulla può contro la poderosa depressione polare egemone in Europa, le mappe mostrano un ulteriore approfondimento della curvatura ciclonica verso il Tirreno. Nello specifico, la stessa appare meno panciuta e più appuntita in direzione della Sardegna e della Tunisia. Ciò comporta il perdurare dell'afflusso di correnti fredde di matrice artica, le quali tracimano in abbondanza sia dalla Porta di Carcassonne che da quella della Bora. Dopo i diffusi fenomeni piovosi di ieri e della notte, comunque, stamane il maltempo si sta concentrando sempre più sulle regioni meridionali, meta prediletta dei flussi odierni. Segnaliamo ancora come le nevicate siano ricomparse dopo molto tempo sopra i 1000 metri anche lungo la dorsale appenninica.
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Evoluzione per i prossimi giorni sull'Italia: Confermiamo che il lago di aria gelida di genesi polare riversatasi sul Mediterraneo, sarà nostra compagna per il resto della settimana e almeno buona parte della prossima. Nel corso della prima parte di domani, l'ondata di maltempo lascerà progressivamente le regioni centrali, Marche incluse, per bersagliare il sud dello Stivale. Non ci si illuda, tuttavia, perché per sabato e la prima frazione di domenica è attesa una seconda ondata instabile, stavolta più di matrice balcanica e per questo con effetti più localizzati su versante Adriatico e la nostra regione, in scivolamento verso il Tacco d'Italia. Lunedì vedrà il comparto di nord-ovest subire il risucchio maggiore di aria umida dalla superficie tirrenica, come anche l'estremo lembo meridionale della penisola. Tra martedì e mercoledì, poi, il maltempo tenderà ad espandersi sul medio versante tirrenico e regioni centrali.
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